Sezione di Brescia     CROP CIRCLES

(Cerchi nel grano)

di G. Apostoli

I cerchi nel grano (crop circles) sono delle misteriose e suggestive figure circolari che, senza apparente intervento di agenti esterni, si disegnano e compaiono nei campi all’alba. Essi rappresentano esempi di arte sul terreno fra i più interessanti che si siano mai visti.

Un fitto mistero li avvolge e, nonostante le innumerevoli ipotesi sulla loro origine, nessuno è riuscito a scoprire il loro segreto.

Una tavoletta medievale riproduce la formazione di un crop circle durante l'invocazione di un sacerdote druido. Inoltre, in una stampa del 1678 è raffigurato un demone, un "diavolo mietitore", che nottetempo si divertiva a disegnare grandi cerchi nei campo di grano: cerchi uguali a quelli di oggi.

In tempi più recenti, due bontemponi inglesi hanno cercato di imitarlo artigianalmente, ma le figure, sicuramente attribuibili a questi ultimi, sono di una tale rozzezza da non poter reggere il confronto con i crop circles.

     

Presentazione del fenomeno

Sebbene le loro prime comparse si perdano nel tempo e nelle leggende, i crop circles, balzano prepotentemente alla ribalta in Inghilterra nel 1978, in singolare coincidenza con una grande ondata di avvistamenti UFO.

A quell’epoca vengono ritrovati dei semplici cerchi, al cui interno le spighe di grano sono piegate come se una turbolenza atmosferica, con un improvviso vortice d’aria, avesse lasciato la sua impronta nel campo, pur senza danneggiarne le piantine.

Questa è infatti una delle prime spiegazioni che viene data al fenomeno. Però i crop circles lasciano sorpresi gli osservatori per la loro improvvisa diffusione e per l’estrema precisione delle figure (si potrebbero chiamare "agroglifi"), generalmente a base di cerchi, che diventano via via sempre più complesse ed interessanti.

Attualmente, i crop circles, sembrano essere presenti in circa 50 paesi e sono stati trovati soprattutto in campi di grano, d’avena, d’orzo, di colza, ma anche nelle risaie del Giappone, sulle nevi dell’Afganistan, su prati d’erba della California,

Il paese dove il fenomeno è maggiormente presente rimane comunque l’Inghilterra, in particolare nel Wiltshire e nell’Hampshire.

La zona di per sé è mitica.

Il suo epicentro è Stonehenge, dove tra i dolmen ed i menhir misteriosamente eretti da una civiltà enigmatica nei suoi mezzi e nei suoi fini, le fantasticherie errano nell’età del bronzo. A sud-est si trova Winchester, antica capitale dei sassoni, dove ancora oggi una tavola rotonda di legno, detta "del Re Artù", richiama il ricordo di valorosi cavalieri. Infine, a sud-ovest c’è la Cornovaglia, terra celtica per eccellenza, culla dei miti non solo di Re Artù ma anche della misteriosa potenza di Mago merlino.

I crop circles stanno proliferando proprio lì, in questi anni novanta.

Grande è l’attenzione e la curiosità che continuano a suscitare. Infatti, ormai ogni anno, dalla fine del mese di Aprile alla metà di Settembre, essi ricompaiono puntualmente. Ogni anno sempre più numerosi, sempre più complessi e, incredibilmente, spesso nelle stesse località, negli stessi campi, sotto il naso degli stessi farmers, che non ne possono più ormai di tutti i curiosi che il fenomeno attira.

I numeri sono impressionanti, dal 1978 ad oggi sono stati segnalati e catalogati oltre 2.000 crop circles. Quest’anno, nella sola Inghilterra, ne sono stati catalogati più di 120.

Tutti coloro che si sono avvicinati al fenomeno hanno cercato di capire chi siano gli autori dei crop circles e che cosa possano significare. Tra le innumerevoli ipotesi, quella più diffusa è che essi siano collegati al fenomeno UFO e che rappresentino un tentativo, da parte di qualcuno di origine extraterrestre, di inviarci dei messaggi.

     

Particolarità del fenomeno

I crop circles stupiscono e deliziano al contempo per la loro bellezza, complessità e dimensioni. Arrivano facilmente a misurare decine di metri di lunghezza e sono costituiti da diverse tipologie di tracce e di figure di un grande precisione geometrica: cerchi, figure geometriche, formiche, apparenti costellazioni, numeri arabi, disegni simili a frattali, l’albero della vita della cabala, chiocciole, delfini, e tante altre forme, a cui solo con la fantasia si trovano corrispondenti in oggetti o cose che conosciamo.

In effetti, alcune di queste figure indubbiamente sono riconoscibili e riconducibili a simbologie che ben conosciamo, altre invece sono tuttora in attesa di una identità (sempre naturalmente se ne abbiano una).

I crop circles compaiono su terreni coltivati da privati, sui fianchi di colline, all’interno di zone e terreni militari e si possono davvero apprezzare appieno contemplandoli dall’alto (meglio se a bordo di un elicottero, come è facile che venga proposto da qualche tour operator locale)

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Ci sono alcune caratteristiche di questo fenomeno che, comunque lo si voglia considerare, portano ad escludere in modo assoluto che l’origine dei crop circles possa essere naturale.

Tanto per incominciare, le piantine all’interno dei cerchi, non sono spezzate o semplicemente "piegate" ma bensì si nota che i nodi del loro stelo hanno subito degli ispessimenti e deformazioni anomali e non sono paragonabili a quelli delle piantine "normali". In corrispondenza di questi nodi anomali, usandoli come fossero snodi, le piantine variano il loro assetto di crescita: escono dal terreno verticali (come al solito) e poi piegano di qua o di là, parallele al terreno … e continuano a crescere come se nulla fosse.

I chicchi di queste piantine, sempre all’interno del cerchio, sono anch’essi "diversi": sono più grossi e denotano mutazioni di tipo genetico (se si piantano questi semi, per esempio, il loro sviluppo porterà ad una nuova piantina anch’essa che cresce inclinata, come la pianta originaria).

Inoltre, all’interno del disegno, le piantine non sono mai piegate tutte nella stessa direzione, ma bensì in direzioni diverse, ma non casuali. La trama del disegno viene costruita unicamente sfruttando la disposizione delle piante, ora piegate in senso, ora in un altro, ora non piegate affatto, ora addirittura quasi intrecciate fra loro. Dall’alto questo lo si nota bene, perché la diversa disposizione delle piantine coricate dolcemente, le une sulle altre, in una direzione o in un’altra crea dei piacevoli contrasti di colore.

Queste cose le possono constatare tutti.

Altre caratteristiche del fenomeno hanno a che vedere con gli animali, le persone e le cose.

Per esempio, gli uccelli quando atterrano all’interno di crop circles già formati sembrano disorientati e non atterrano planando, ma bensì scendendo a spirale.

Alcune persone, entrate in un cerchio appena formatosi hanno subito un disorientamento analogo: lampi o problemi alla vista, disagio, percezione di un brusio o un suono acuto.

Infine, apparecchiature di tipo elettronico (cineprese, telefonini, macchine fotografiche) non funzionano spesso correttamente all’interno di un crop circle di recente formazione.

     

Non rimane da dire altro che il fenomeno è così fantastico, artistico e ricorrente che non si può non andare a vederlo di persona.

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